Informazioni su...
Questo documento spiega come configurare la connessione EtherNet/IP dei dispositivi Modicon.
NOTA: Prima di procedere all'installazione, all'uso o alla manutenzione del controller, leggere attentamente il presente documento e tutti i documenti correlati.
Questo documento è stato aggiornato per la versione di EcoStruxureTM Machine Expert V1.1.
Titolo della documentazione |
Numero di riferimento |
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Panoramica di EcoStruxure Machine Expert Industrial Ethernet - Guida utente |
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EcoStruxure Machine Expert Modbus TCP - Guida utente |
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Modicon M262 Logic/Motion Controller - Guida alla programmazione |
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Modicon M241 Logic Controller - Guida alla programmazione |
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Modicon M251 Logic Controller - Guida alla programmazione |
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Moduli di espansione Modicon TM4 - Guida alla programmazione |
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Moduli di espansione Modicon TMS - Guida alla programmazione |
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Accoppiatore bus Modicon TM3 - Guida alla programmazione |
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EcoStruxure Machine Expert - Guida alla programmazione |
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Guida della libreria Motion Control |
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Guida della libreria TcpUdpCommunication |
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Distributed Modbus TCP Logic Controller M251 - System User Guide |
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Compact EtherNet/IP Logic Controller M251 - System User Guide |
E' possibile scaricare queste pubblicazioni e tutte le altre informazioni tecniche dal sito https://www.schneider-electric.com/en/download
Informazioni relative al prodotto
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PERDITA DI CONTROLLO |
oIl progettista degli schemi di controllo deve prendere in considerazione le potenziali modalità di errore dei vari percorsi di controllo e, per alcune funzioni di controllo particolarmente critiche, deve fornire i mezzi per raggiungere uno stato di sicurezza durante e dopo un errore di percorso. Esempi di funzioni di controllo critiche sono ad esempio l'arresto di emergenza e gli stop di fine corsa, l'interruzione dell'alimentazione e il riavvio. oPer le funzioni di controllo critiche occorre prevedere sequenze di controllo separate o ridondanti. oLe sequenze di controllo del sistema possono includere link di comunicazione. È necessario tenere presente le possibili implicazioni di ritardi di trasmissione imprevisti o di errori del collegamento. oOsservare tutte le norme per la prevenzione degli incidenti e le normative di sicurezza locali.1 oPrima della messa in servizio dell'apparecchiatura, controllare singolarmente e integralmente il funzionamento di ciascun controller. |
Il mancato rispetto di queste istruzioni può provocare morte, gravi infortuni o danni alle apparecchiature. |
1 Per ulteriori informazioni, fare riferimento a NEMA ICS 1.1 (ultima edizione), "Safety Guidelines for the Application, Installation, and Maintenance of Solid State Control" e a NEMA ICS 7.1 (ultima edizione), "Safety Standards for Construction and Guide for Selection, Installation, and Operation of Adjustable-Speed Drive Systems" o alla pubblicazione equivalente valida nel proprio paese.
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FUNZIONAMENTO IMPREVISTO DELL'APPARECCHIATURA |
oCon questa apparecchiatura utilizzare esclusivamente il software approvato da Schneider Electric. oAggiornare il programma applicativo ogni volta che si cambia la configurazione dell'hardware fisico. |
Il mancato rispetto di queste istruzioni può provocare morte, gravi infortuni o danni alle apparecchiature. |
Terminologia derivata dagli standard
I termini tecnici, la terminologia, i simboli e le descrizioni corrispondenti in questo manuale o che compaiono nei o sui prodotti stessi, derivano in genere dai termini o dalle definizioni degli standard internazionali.
Nell'ambito dei sistemi di sicurezza funzionale, degli azionamenti e dell'automazione generale, questi includono anche espressioni come sicurezza, funzione di sicurezza, stato sicuro, anomalia, reset anomalie, malfunzionamento, guasto, errore, messaggio di errore, pericoloso, ecc.
Tra gli altri, questi standard includono:
Standard |
Descrizione |
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IEC 61131-2:2007 |
Controller programmabili, parte 2: Requisiti e test delle apparecchiature. |
ISO 13849-1:2015 |
Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza Principi generali per la progettazione. |
EN 61496-1:2013 |
Sicurezza del macchinario – Apparecchiature elettrosensibili di protezione Parte 1: Requisiti generali e test |
ISO 12100:2010 |
Sicurezza dei macchinari - Principi generali di progettazione - Valutazione e riduzione dei rischi |
EN 60204-1:2006 |
Sicurezza dei macchinari - Apparecchiature elettriche dei macchinari - Parte 1: Requisiti generali |
ISO 14119:2013 |
Sicurezza dei macchinari - Dispositivi di interblocco associati alle protezioni - Principi di progettazione e selezione |
ISO 13850:2015 |
Sicurezza dei macchinari - Arresto di emergenza - Principi di progettazione |
IEC 62061:2015 |
Sicurezza dei macchinari - Sicurezza funzionale dei sistemi di controllo elettrici, elettronici ed elettronici programmabili correlati alla sicurezza |
IEC 61508-1:2010 |
Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili di sicurezza – Requisiti generali |
IEC 61508-2:2010 |
Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per applicazioni di sicurezza – Requisiti per sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili per applicazioni di sicurezza |
IEC 61508-3:2010 |
Sicurezza funzionale dei sistemi elettrici, elettronici ed elettronici programmabili di sicurezza – Requisiti software |
IEC 61784-3:2016 |
Reti di comunicazione industriale - Profili - Parte 3: bus di campo di sicurezza funzionale - Regole generali e definizioni del profilo. |
2006/42/EC |
Direttiva macchine |
2014/30/EU |
Direttiva compatibilità elettromagnetica |
2014/35/EU |
Direttiva bassa tensione |
I termini utilizzati nel presente documento possono inoltre essere utilizzati indirettamente, in quanto provenienti da altri standard, quali:
Standard |
Descrizione |
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Serie IEC 60034 |
Macchine elettriche rotative |
Serie IEC 61800 |
Sistemi di azionamento ad alimentazione elettrica e velocità regolabile |
Serie IEC 61158 |
Comunicazioni dati digitali per misure e controlli – Bus di campo per l'uso con i sistemi di controllo industriali |
Infine, l'espressione area di funzionamento può essere utilizzata nel contesto di specifiche condizioni di pericolo e in questo caso ha lo stesso significato dei termini area pericolosa o zona di pericolo espressi nella Direttiva macchine (2006/42/EC) e ISO 12100:2010.
NOTA: Gli standard indicati in precedenza possono o meno applicarsi ai prodotti specifici citati nella presente documentazione. Per ulteriori informazioni relative ai singoli standard applicabili ai prodotti qui descritti, vedere le tabelle delle caratteristiche per tali codici di prodotti.