Proprietà...

Panoramica

Il comando Visualizza > Proprietà... consente di aprire la finestra di dialogo Proprietà. Le proprietà dell'oggetto selezionato nella struttura Dispositivi, struttura Applicazioni, o struttura Strumenti sono visualizzate in varie schede, la disponibilità delle quali dipende dal tipo di oggetto selezionato.

Scheda Proprietà

Descrizione

Comune

Fornisce informazioni sull'oggetto.

Applicazione di avvio

Impostazione relativa all'applicazione di avvio, disponibile in funzione del dispositivo.

Crittografia

Per la crittografia di download, modifiche in linea e applicazioni di avvio.

Bitmap

Consente di caratterizzare gli oggetti con immagini bitmap.

File esterno

Per un oggetto aggiunto come file esterno.

Impostazioni di memoria del sistema di destinazione

Queste impostazioni per un'applicazione sovrascrivono le definizioni delle dimensioni della memoria predefinite per ingressi, uscite e posizioni di memoria nel controller di destinazione.

Opzioni (controller)

Opzioni del controller.

Monitoraggio

Per gli oggetti di transizioni SFC.

Opzioni creazione applicazione

Allocazione di memoria sul controller, generazione di informazioni sull'applicazione e codifica dell'applicazione.

Controllo accesso

Accesso utente all'oggetto.

Compila

Escludi dalla compilazione, Consenti chiamata del sistema, Implementazione esterna, Collega sempre, Definizioni compilatore.

Variabili di rete

Per l'elenco di variabili globali lette dal file esterno.

Impostazioni di rete

Per l'elenco di variabili di rete globali.

Ordine di esecuzione CFC

Ordine di esecuzione per oggetti CFC.

Impostazioni SFC

Flag per SFC.

Collegamento a file

Per elenchi di variabili globali, esportazione e importazione.

CAM

Per gli oggetti camma.

CNC

Proprietà di un oggetto CNC.

Documentazione

Documentazione per cartella.

Lista di testi

Per le liste di testi

Raccolta di immagini

Raccolta di immagini

Comune

Fornisce informazioni sull'oggetto.

Nome completo

Nome oggetto usato nelle viste struttura (Dispositivi, Applicazioni o dei tool).

Tipo di oggetto

Tipo dell'oggetto (ad esempio, POU, Applicazione, Interfaccia e così via).

Apri con

Tipo di editor usato per modificare l'oggetto.

Applicazione di avvio

La disponibilità di queste impostazioni dipendono dal dispositivo:

Applicazione boot implicita per il download

Se selezionata, al download del progetto viene creata automaticamente un'applicazione di avvio.

Appl. boot implicita per Modifica in linea

Se selezionata, a una modifica in linea viene creata automaticamente un'applicazione di avvio.

Alla chiusura progetto ricordarsi dell'appl. boot

Se selezionata, alla chiusura del progetto viene chiesto se creare/aggiornare l'applicazione di avvio.

Verificare applicazione boot dopo la creazione

Se selezionata, ogni applicazione di avvio creata viene verificata automaticamente per accertarne la correttezza.

Crittografia

La scheda Crittografia contiene le proprietà dell'applicazione per la crittografia di download, modifiche in linea e applicazioni di avvio.

Sezione Tecnologia di crittografia:

NOTA: Se l'opzione Forza la crittografia di download, modifiche in linea e applicazioni boot è selezionata nella scheda Utente dell’editor Schermo di sicurezza, l'opzione Tecnologia di crittografia è impostata su Crittografia con certificati e non può essere modificata in questa scheda. La funzione non è disponibile per tutti i controller supportati. Consultare la Guida alla programmazione del controller specifico per ulteriori informazioni.

Nessuna crittografia

L'applicazione non è crittografata.

Crittografia semplice

Per scaricare l'applicazione di avvio nel controller, occorre collegare il dongle definito (chiave licenza) al computer.

Viene visualizzato il Codice società. Immettere il Codice prodotto ricevuto da Schneider Electric.

Crittografia con gestione licenza

Per scaricare l'applicazione boot nel controller, occorre immettere il Codice società e il Codice prodotto come configurato qui. Inoltre, i dongle devono essere collegati rispettivamente al computer di sviluppo e al controller.

Crittografia con certificati

Questa opzione è selezionata e non può essere modificata in questa finestra di dialogo se l'opzione Forza la crittografia di download, modifiche in linea e applicazioni boot è selezionata nella scheda Utente dell’editor Schermo di sicurezza.

Per scaricare l'applicazione boot nel controller, deve essere disponibile un certificato valido.

Inoltre, è possibile selezionare l'opzione Apponi una firma digitale sul codice applicativo dalla sezione Certificati.

Firma con certificato

Per scaricare il codice dell'applicazione nel controller, è necessario firmare con un certificato valido. La crittografia non è richiesta.

Sezione Certificati

Fare clic sull'icona per aprire la finestra di dialogo Selezione certificato. Selezionare i certificati dei controller installati in precedenza e memorizzati nell'archivio certificati Windows locale.

Se i certificati del controller non sono disponibili nella directory, occorre caricarli dal controller e installarli nella directory. Per informazioni sulla gestione dei certificati del controller, consultare Come gestire i certificati sul controller, Guida utente.

Apponi una firma digitale sul codice applicativo

Se questa opzione è selezionata, l'applicazione è firmata con una firma digitale. Il certificato per la Firma digitale è specificato nella scheda Utente dell’editor Schermo di sicurezza.

Area per visualizzare i certificati selezionati con le informazioni corrispondenti

Informazioni fornite per certificato:

  • Emesso per

  • Emesso da

  • Valido da

  • Valido fino a

  • Impronta digitale

Bitmap

Nella scheda Bitmap è possibile associare una bitmap all'oggetto corrente o rimuovere una bitmap correntemente associata. La bitmap viene utilizzata nella visualizzazione grafica dell'oggetto nel Gestore librerie e nel toolbox dell'editor FBD/LD/IL. Per specificare la trasparenza della bitmap, è possibile attivare l'opzione Colore trasparenza e con un clic del mouse sul rettangolo del colore, selezionare il colore da rendere trasparente.

Colore trasparenza

Specifica il colore trasparente del bitmap.

Opzioni creazione applicazione

Consultare la Guida alla programmazione del controller specifico per conoscere le opzioni disponibili sul controller.

Queste impostazioni stabiliscono se, durante la compilazione, vengono scaricate alcune informazioni sul contenuto dell’applicazione, come verrà allocata la memoria sul controller e se e come l'applicazione viene crittografata.

Scarica informazioni sull’applicazione

Se questa opzione è selezionata, le informazioni sul contenuto dell'applicazione vengono scaricate nel controller: Come condizione preliminare, la versione del compilatore deve essere ≥ 3.5.0.0 e la versione runtime ≥ 3.5.0.0. Una variabile generata implicitamente <devicename>.App.__ApplicationInfoVariables.appContent memorizza informazioni e checksum relativi al numero di POU, dati e posizioni di memoria. Questo consente la verifica delle differenze tra il progetto corrente e quello scaricato. Le informazioni sul contenuto sono visibili tramite il pulsante Contenuto nella vista Applicazioni dell'editor dispositivo oltre che nella casella messaggi visualizzata quando si scarica un'applicazione diversa da quella già disponibile sul controller.

Interrompere le applicazioni padre nel caso di un errore blocante

Questa funzione non è supportata, quindi non può essere selezionata.

Impostazioni di memoria dinamiche

Usare allocazione di memoria dinamica

Selezionare questa opzione per allocare la memoria dinamicamente per l'applicazione, ad esempio, quando si utilizza l’operatore __NEW. In questo caso, specificare la Massima grandezza memoria (byte).

NOTA: La memoria completa non è disponibile per la creazione di oggetti dinamici. Una parte di essa viene utilizzata per la gestione del sistema.

Il valore massimo ammesso per il parametro Dimensione memoria max (byte) dipende dal singolo controller (PacDrive LMC Eco, PacDrive LMC Pro, PacDrive LMC Pro2) dato che le dimensioni della Ram possono variare, e dalle dimensioni dell'applicazione corrente. Se viene superato il valore di soglia, le operazioni di download non verranno eseguite correttamente.

Impostazioni della memoria di destinazione

Queste impostazioni per un'applicazione sovrascrivono le definizioni delle dimensioni della memoria specifiche del dispositivo predefinite per ingressi, uscite e posizioni di memoria:

Sovrascrivi impostazioni di memoria del sistema di destinazione

Le dimensioni massime di dati di ingresso, uscita e posizioni di memoria definite dal dispositivo di destinazione vengono sovrascritte dalle dimensioni definite di seguito.

Dimensione degli ingressi [byte]

Spazio di memoria per le variabili assegnate agli indirizzi degli ingressi del dispositivo di destinazione.

Dichiarazione AT %I.

Dimensione delle uscite [byte]

Spazio di memoria per le variabili assegnate agli indirizzi delle uscite del dispositivo di destinazione.

Dichiarazione AT %Q.

Dimensione memoria [byte]

Spazio di memoria per le variabili assegnate agli indirizzi dei percorsi di memoria del dispositivo di destinazione.

Dichiarazione AT %M.

NOTA: La disponibilità di queste impostazioni dipende dal controller. Per maggiori informazioni, vedere la Guida alla programmazione del controller.

Opzioni (controller)

La scheda Opzioni (controller) è disponibile nelle proprietà di un'applicazione selezionata. Il contenuto dipende dal dispositivo.

La funzione non è disponibile per tutti i controller supportati. Consultare la Guida alla programmazione del controller specifico.

Intervallo di monitoraggio (ms)

Specifica l'intervallo per il monitoraggio (10 ms...1000 ms).

La modalità Interactive Login Mode consente di evitare un accesso involontario a un controller diverso.

Nessuna

Nessuna interazione con l'utente durante il login. Corrisponde al comportamento delle versioni precedenti.

Immetti ID

Al login, il sistema richiede di immettere un ID. L'ID viene memorizzato nel controller. Per il login è necessario un ID valido.

Quando si effettua il login una seconda volta, il sistema non richiede più l'ID se non sono cambiati il nome computer, il nome utente, il nome dispositivo e l'indirizzo dispositivo. I dati sono salvati nelle opzioni del progetto.

Premi tasto

Durante il login, viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede all'utente di premere un tasto sul controller. Il timeout per questa azione è definito nella descrizione del dispositivo.

Configurazione simboli

Per impostazione predefinita, questa opzione non è attivata. L'accesso coerente da parte del sistema non è sempre disponibile.

Selezionare l'opzione Accesso sincronizzato alle variabili con task IEC per consentire ai client simbolici (ad esempio, le visualizzazioni o le connessioni del database basate su PLCHandler) un accesso in lettura e scrittura coerente sincronizzato con i task IEC. Consultare inoltre Ulteriori informazioni sull'opzione Configurare la sincronizzazione con task IEC... in EcoStruxure Machine Expert Guida alla programmazione.

Affinché l'impostazione diventi attiva, occorre scaricare nel controller le applicazioni e le applicazioni boot.

Monitoraggio

La scheda Monitoraggio consente di configurare il monitoraggio delle transizioni in SFC.

Attivare monitoraggio

Se l'opzione Attivare monitoraggio è attivata, la variabile viene assegnata quando l'applicazione richiama la transizione. L'ultimo valore memorizzato per la variabile viene visualizzato nel monitoraggio.

Monitoring using call

Se l'opzione Monitoring using call è attivata, la transizione da monitorare viene letta richiamando direttamente la transizione.

NOTA: Quando si attiva questa opzione, tenere presente che è possibile che nella transizione siano state implementate ulteriori operazioni, che verrano eseguite.

File esterni

La scheda File esterno consente di visualizzare e modificare le proprietà di un file esterno. Le proprietà sono state definite al momento della creazione dell'oggetto. Vedere inoltre la finestra di dialogo Aggiungi file esterno.

Per applicare le impostazioni per l'oggetto file esterno, fare clic sul pulsante OK.

Elementi della sezione Gestione file:

Elemento

Descrizione

Salvare il collegamento

Il file è accessibile dal progetto finché non viene rimosso dalla cartella in cui è archiviato.

Salvare il collegamento e incorporarlo nel progetto

Oltre al collegamento all'ubicazione della cartella, con il progetto è salvata una copia interna del file. L'opzione per aggiornare il file è disponibile finché il file esterno è disponibile nella cartella definita. Se il file di origine viene rimosso dalla cartella, viene utilizzata la copia del file salvata con il progetto EcoStruxure Machine Expert.

Incorporare nel progetto

Una copia del file viene salvata con il progetto EcoStruxure Machine Expert. Il collegamento al file di origine esterno non viene mantenuto.

Gli elementi della sezione Se il file esterno è modificato, sono disponibili solo se è selezionata l'opzione Salvare il collegamento e incorporarlo nel progetto:

Elemento

Descrizione

Ricaricare automaticamente il file

Se il file esterno viene modificato, il file nel progetto viene aggiornato.

Chiedere se il file deve essere ricaricato

Se il file esterno viene modificato, viene visualizzata una finestra di dialogo che chiede di decidere se si deve aggiornare il file nel progetto.

Nessuna azione

Il file nel progetto non viene modificato, anche se viene modificato il file esterno.

Gli elementi della sezione File collegato sono disponibili solo se l'opzione Salvare il collegamento o Salvare il collegamento e incorporarlo nel progetto è selezionata:

Elemento

Descrizione

Nome, Ubicazione, Dimensione, Modificato

Fornisce informazioni sul file esterno.

Pulsante Visualizza proprietà file

Consente di aprire la finestra di dialogo Proprietà di <nome file> identica alla finestra di dialogo di Windows che si apre facendo clic con il pulsante destro del mouse su un file.

Elementi della sezione File incorporato:

Elemento

Descrizione

Dimensione, Modificato

Fornisce informazioni sul file esterno.

Opzione Aggiornare il file incorporato

Se selezionata, il file incorporato nel progetto viene aggiornato se il file esterno ubicato nella cartella specificata viene modificato.

Elementi della sezione Gestione online:

Elemento

Descrizione

Trasferire con Download/Modifica in linea

Se selezionato, il file esterno viene memorizzato nella cartella specificata con Percorso di destinazione (relativo a "$PlcLogic$" sul dispositivo) dopo download/modifica in linea.

NOTA: $PlcLogic$ è un segnaposto per la cartella sul controller che contiene l'applicazione.

Percorso di destinazione (relativo a "$PlcLogic$" sul dispositivo)

È possibile specificare il percorso di destinazione nel modo seguente:

  • Per la directory radice $PlcLogic$: Lasciare vuoto il campo di immissione.

  • Cartella dell'applicazione (sotto $PlcLogic$)

    Esempio per l’applicazione "App123": App123

  • Struttura di cartelle nidificate sotto la cartella applicazione

    Esempio: App123/Sub01/SubSub01

  • Utilizzo di un altro segnaposto disponibile

    Esempio per la visualizzazione: $visu$

NOTA: I percorsi distinguono tra maiuscole e minuscole.
NOTA: $PlcLogic$ è un segnaposto per la cartella sul controller che contiene l'applicazione.

Controllo accesso

La scheda Controllo accesso consente di configurare i diritti di accesso all'oggetto corrente per i gruppi di utenti disponibili. Corrisponde alla configurazione tramite la AutorizzazioniComandi relativi alla gestione utente disponibile nel menu Progetto > Gestione utenti.

Per modificare l'autorizzazione per un determinato gruppo o azione, selezionare il campo rispettivo nella tabella, fare clic o premere SPAZIO per aprire l'elenco di selezione e scegliere l'autorizzazione desiderata.

Per una descrizione di azioni, autorizzazioni e simboli possibili, consultare la finestra di dialogo Autorizzazioni....

Compila

Per quanto riguarda la compilazione (Compila), è possibile attivare le opzioni seguenti:

Escludi dalla compilazione

L'oggetto e ripetutamente i relativi oggetti secondari non vengono considerati alla successiva esecuzione di compilazione. Il nodo dell'oggetto viene visualizzato in verde nella Struttura dispositivi o nella Struttura applicazioni.

NOTA: Questa opzione non è supportata per i dispositivi di sicurezza.

Implementazione esterna

Non viene creato alcun codice per l'oggetto durante una compilazione del progetto. L'oggetto viene collegato all'esecuzione del progetto su una destinazione, se disponibile, ad esempio tramite una libreria. Il nome dell'oggetto viene esteso dalla stringa (EXT) nella Struttura dispositivi o nella Struttura applicazioni.

Consenti chiamata del sistema

L'operatore ADR non è utilizzabile con i nomi di funzione, nomi di programma, nomi di blocco funzione e nomi di metodo, sostituendo così l'operatore INSTANCE_OF. Per ulteriori informazioni, consultare la descrizione dei puntatori di funzione. MA non vi è alcuna possibilità di chiamare un puntatore funzione in EcoStruxure Machine Expert. Per attivare una chiamata di sistema (sistema runtime), occorre attivare l'opzione corrente dell'oggetto funzione.

Collega sempre

L'oggetto viene contrassegnato per il compilatore in modo che venga incluso nelle informazioni di compilazione. Come risultato, gli oggetti vengono compilati e scaricati nel controller. Questa opzione è rilevante quando l'oggetto si trova sotto un'applicazione o vi viene fatto riferimento mediante le librerie inserite sotto un'applicazione. Le variabili selezionabili per la configurazione simbolo utilizzano le informazioni di compilazione come base. In alternativa, è possibile utilizzare il pragma {attribute 'linkalways'} per includere sempre un oggetto.

Definizioni del compilatore

Qui è possibile immettere le definizioni (vedere l’istruzione {define}) e le condizioni per la compilazione di questo oggetto. Nel capitolo Pragma condizionali, è possibile trovare una descrizione delle istruzioni pragma condizionali disponibili. L'espressione EXPT utilizzate in tali pragma può essere inserita qui, è possibile inserire diverse voci in un elenco separato da virgole.

Ulteriori definizioni del compilatore dalla descrizione dispositivo:

Defined in device

Lista delle definizioni del compilatore dalla descrizione dispositivo. Queste definizioni del compilatore vengono utilizzate nella compilazione se non sono elencate nel campo Definizioni ignorate.

Ignored definitions

Lista delle definizioni del compilatore dalla descrizione dispositivo che non vengono utilizzate nella compilazione.

Pulsante freccia destra

Fare clic per copiare la definizione del compilatore selezionata dal campo Definito nel dispositivo nel campo Definizioni ignorate.

Pulsante freccia sinistra

Fare clic per spostare la definizione del compilatore selezionata dal campo Definizioni ignorate al campo Definito nel dispositivo. La definizione del compilatore viene utilizzata durante la compilazione.

Variabili di rete

Se la funzionalità delle variabili di rete è supportata dal dispositivo corrente, le proprietà di rete di un oggetto GVL (Global Variable List) possono essere visualizzate e modificate nella finestra di dialogo Proprietà.

Specificare le proprietà di rete per un GVL significa rendere disponibile le variabili incluse come variabili di rete. Il GLV deve essere definito dal mittente delle variabili di rete. Il ricevente deve avere un elenco GNVL corrispondente. Consultare inoltre la descrizione generale su come utilizzare le variabili di rete.

Tipo di rete

Scegliere il tipo desiderato dall'elenco di selezione dipendente dalla destinazione.

Esempio: UDP per un sistema di trasmissione UDP

Attività

Dall'elenco di selezione, scegliere il task dell'applicazione corrente che deve controllare l'invio delle variabili. Le variabili verranno inviate al termine del ciclo del task.

Identificatore elenco

Numero (ID) del primo elenco da inviare (predefinito = 1).

Ulteriori elenchi verranno numerati in ordine crescente.

NOTA: L'identificatore di linea deve essere univoco nel caso in cui i dispositivi di scambio debbano fungere da mittente E ricevente. Ciò significa che ciascun dispositivo fornisce GVL oltre a GNVL.

Impostazioni

Impostazioni specifiche del protocollo.

Le voci permesse dipendono dalla libreria di rete corrispondente.

Impostazioni di rete per un GVL

Per reti UDP, definire i seguenti parametri:

Porta

Numero della porta da usare per lo scambio dati con gli altri partecipanti della rete.

Il Valore predefinito è 1202. Il valore corrente può essere modificato nel campo Valore (selezionare il campo e premere SPAZIO per aprire il frame di modifica). Verificare che gli altri nodi nella rete definiscano la stessa porta. Se sono presenti più connessioni UDP definite nel progetto, il numero di porta viene automaticamente modificato in tutti gli insiemi di configurazione in base all'immissione qui effettuata.

NOTA: Lo scambio di dati tramite le variabili di rete non è disponibile se non è supportato dal dispositivo (sistema di destinazione). Se la comunicazione è bloccata da un firewall o se un altro client/applicazione ha aperto la stessa porta UDP (user datagram protocol) come specificato nelle proprietà dell'elenco di variabili di rete, la comunicazione non si svolge correttamente.

Broadcast address

Il valore predefinito è 255 . 255 . 255 . 255, ossia i dati vengono scambiati con tutti i partecipanti in rete. Il valore corrente può essere modificato nel campo Valore (selezionare il campo e premere SPAZIO per aprire il riquadro di modifica). È possibile immettere l'indirizzo o l'intervallo di indirizzi di una sottorete.

Esempio:

Immettere 197 . 200 . 100 . 255 per comunicare con tutti i nodi che hanno indirizzi IP 197 . 200 . 100 . x).

NOTA: Per i sistemi Win32, gli indirizzi broadcast devono corrispondere alla subnet mask della configurazione TCP/IP del PC.

Le opzioni seguenti possono essere attivate o disattivate per configurare il comportamento di trasmissione delle variabili:

Comprimi variabili

Per il trasferimento, le variabili sono raggruppate in pacchetti (telegrammi) la cui dimensione dipende dalla rete. Se l'opzione è disattivata, viene configurato un pacchetto per variabile.

Trasferisci checksum

Un checksum viene aggiunto a ciascun pacchetto di variabili. Il checksum viene verificato dal ricevente per accertarsi che le definizioni delle variabili del mittente e del ricevente siano identiche. Un pacchetto con checksum non corrispondente non viene accettato.

Trasmissione ciclica

Le variabili vengono inviate all'interno dell’Intervallo specificato dopo l'intervallo.

Esempio per la notazione temporale: T#70ms).

Conferma

Un messaggio di conferma viene inviato per ogni pacchetto dati ricevuto. Se il mittente non riceve un riconoscimento prima di un nuovo invio, verrà scritto un messaggio di errore nella struttura della diagnostica.

Trasmetti in caso di modifica

Le variabili vengono inviate solo se i loro valori sono stati modificati. Il GAP minimo può definire un intervallo di tempo minimo tra i trasferimenti.

Trasmetti in caso di evento

Le variabili vengono inviate non appena la variabile specificata diventa TRUE.

NOTA: Le variabili di rete vengono inviate automaticamente a ogni avvio. Questo significa che i valori di variabile effettivi vengono trasmessi anche se nessuno degli altri trigger di trasmissione definiti (modifica o evento) lo forza in questo momento.

Impostazioni di rete

Se la funzionalità di rete è supportata dal dispositivo corrente, le Impostazioni di rete di un oggetto GNVL (Global Network Variable List) possono essere visualizzate e modificate nella finestra di dialogo Proprietà. Si tratta fondamentalmente delle impostazioni definite quando si aggiunge l'oggetto NVL tramite la finestra di dialogo Aggiungi oggetto. Vedere inoltre la descrizione generale su come utilizzare le variabili di rete.

Attività

Nome del task del dispositivo corrente, che controlla lo scambio dei dati delle variabili di rete.

Mittente

Qui è possibile vedere il nome dell'elenco variabili globali del dispositivo mittente, a cui si fa riferimento nell'oggetto NVL corrente, o Importa da file. Se è specificato il nome, le parentesi quadre comprendono il nome di dispositivo e applicazione. Nel caso in cui il GVL mittente sia importato da un file *.gvl, esportato in precedenza dal rispettivo elenco variabili di rete globali, il percorso completo del file è visualizzato qui, ad esempio: D:\projects\pr9519\project_xy.gvl.

Importa da file

Nel caso in cui il GVL Mittente sia specificato tramite un file di esportazione *.gvl, precedentemente generato dal rispettivo elenco variabili di rete globali, il percorso del file è visualizzato qui.

Ordine di esecuzione CFC

L'editor CFC consente di posizionare gli elementi e quindi le reti liberamente. La scheda Ordine di esecuzione CFC consente di selezionare la modalità dell'ordine di esecuzione degli oggetti CFC.

Per definire l'ordine di esecuzione, sono disponibili due modalità:

Modalità

Descrizione

Modalità flusso dati automatico

L'ordine di esecuzione è determinato dal flusso dati. In caso di più reti, è determinato dalla rispettiva posizione topologica nell'editor.

Le POU e le uscite sono numerate internamente. Le reti vengono eseguite dall'alto in basso e da sinistra a destra.

Il vantaggio di questa modalità consente nel non dover considerare l'ordine di esecuzione gestito internamente durante il processo di sviluppo.

Con la Modalità flusso dati automatico selezionata, nel menu CFC > Ordine di esecuzione sono disponibili i comandi seguenti:

  • comando Visualizza ordine di esecuzione

  • comando Imposta inizio feedback

Gli elementi nell’editor CFC vengono visualizzati senza marcatori e senza numerazione. Non è possibile modificare manualmente l'ordine di esecuzione. Per le reti con feedback, è possibile impostare un punto di partenza.

Modalità ordine di esecuzione esplicito

Questa modalità consente di definire manualmente l'ordine di esecuzione. Gli elementi nell’editor CFC vengono visualizzati con marcatori e numerazione.

I comandi seguenti sono disponibili nel menu CFC > Ordine di esecuzione per definire l'ordine:

Questo era il comportamento predefinito delle POU CFC per EcoStruxure Machine Expert V1.2 e versioni precedenti.

NOTA: Accertare di configurare l'ordine di esecuzione e valutare attentamente conseguenze e impatti. I marcatori e la numerazione che indicano l'ordine di esecuzione sono sempre visualizzati per fornire un rapido accesso.

Fare clic sul pulsante Applica a tutti i CFC per applicare la modalità selezionata a tutti gli oggetti CFC nel progetto.

Impostazioni SFC

La scheda Impostazioni SFC consente le impostazioni per l’oggetto SFC corrente relative alla compilazione e alla gestione dei flag solo per questo oggetto. Per una descrizione delle impostazioni particolari, consultare Grafico di funzione sequenziale (SFC). Le impostazioni effettuate nella finestra di dialogo Progetto > Impostazioni progetto > SFC sono valide per l'intero progetto.

Utilizzare le preimpostazioni

Selezionare la casella di controllo per applicare le impostazioni effettuate nella finestra di dialogo Progetto > Impostazioni progetto > SFC.

Collegamento a file

È possibile definire un Elenco di variabili globali - GVL con il supporto di un file esterno in formato testo. Tale file può essere generato tramite la funzionalità di esportazione fornita nella finestra di dialogo Proprietà dell'elenco variabili rispettivo. Se l'opzione Esporta prima della compilazione è attivata, a ogni compilazione del progetto (ad esempio, premendo F11) un file con estensione gvl viene creato e memorizzato automaticamente nel percorso specificato nel campo Nome file. Se l'opzione Importa prima della compilazione è selezionata, è possibile leggere un file di esportazione elenco esistente a ogni compilazione del progetto. Ciò consente di importare un GVL creato da un altro progetto, ad esempio per impostare la comunicazione di Variabili di rete.

Cam

La scheda Cam consente di specificare le impostazioni generali di un oggetto cam, ossia le dimensioni, il periodo e i requisiti di continuità, nonché il formato di compilazione.

Dimensioni

Posizione iniziale/finale master

La posizione iniziale e finale del master definiscono l'insieme di valori del master e quindi la scala dell'asse orizzontale della camma. Le impostazioni predefinite sono espresse in gradi d'arco e quindi impostate a valori compresi tra 0 e 360.

Posizione iniziale/finale slave

Le relative posizioni slave sono determinate dalla mappatura di definizione camma. La parte visualizzata dai grafici, ossia la scala dell'asse verticale, può essere specificata dal valore minimo e massimo della visualizzazione slave.

Periodo

Queste impostazioni influiscono sulla creazione della camma nell'editor camme e nella tabella camme. In funzione dei parametri, la posizione iniziale dello slave viene adattata automaticamente se viene modificata la posizione finale, e viceversa. Questo adattamento ottimizza la transizione del periodo in modo che il movimento avvenga in modo regolare, senza strappi.

Requisiti di continuità

Le caselle di controllo Posizione, Velocità, Accelerazione e Jerk determinano se viene eseguita la convalida della continuità durante la modifica. Le caselle di spunta possono essere azzerate in casi particolari (mappatura consistente solo di segmenti lineari). La mancanza di continuità, tuttavia, può produrre delle irregolarità nel grafico della posizione.

Formato compilazione

Durante la compilazione, viene creato il blocco funzione MC_CAM_REF. La descrizione dei segmenti cam dipende da una delle opzioni seguenti: polinomiale (XYVA), array di punti monodimensionale o array di punti bidimensionale.

Polinomiale (XYVA)

Descrizione polinomiale di punti specifici comprendente la posizione del master, la posizione dello slave, la velocità dello slave e l'accelerazione dello slave.

Array di punti monodimensionale

Tabella monodimensionale delle posizioni dello slave.

Array di punti bidimensionale

Tabella bidimensionale delle posizioni master/slave correlate.

Elementi

Numero di elementi negli array. Questo array è già stato creato nella libreria SM3_Basic per i casi predefiniti 128 e 256. Se si immette un altro valore, si deve creare la struttura nell'applicazione (vedere l'esempio seguente).

Esempio di array con 720 elementi:

TYPE SMC_CAMTable_LREAL_720_2 :
STRUCT
    Table: ARRAY[0..719] OF ARRAY[0..1] OF LREAL;
    fEditorMasterMin, fEditorMasterMax: REAL;
    fEditorSlaveMin, fEditorSlaveMax: REAL;
    fTableMasterMin, fTableMasterMax: REAL;
    fTableSlaveMin, fTableSlaveMax: REAL;
END_STRUCT
END_TYPE

Documentazione

Per le cartelle è disponibile la scheda Documentazione per immettere annotazioni, note e commenti.

Elenco testi

Download tramite visualizzazione

In un caso normale, le liste di testi sono utilizzate per la visualizzazione e quindi anche per l'applicazione. In questo caso l'opzione è attivata.

Per sviluppare gli elementi, la traduzione delle proprietà viene eseguita mediante liste di testi. In questo caso, disattivare l'opzione poiché queste liste di testi non sono utilizzate dall'applicazione stessa.

Interno

Se questa opzione è selezionata, l'oggetto è visibile solo nella Struttura applicazioni del progetto corrente. Se la lista di testi fa parte di una libreria referenziata, non viene visualizzata nel Gestore libreria.

Raccolta di immagini

Carica sul controllo solo immagini utilizzate

In un caso normale, una raccolta di immagini contiene immagini che appartengono a un progetto e a un'applicazione. In questo caso l'opzione è disattivata.

Se una raccolta di immagini viene utilizzata per progetti diversi, non è utile scaricare tutti questi file nel controller. In questo caso l'opzione è selezionata. Quindi, vengono scaricate nel controller solo le immagini utilizzate nell'applicazione.

Download tramite visualizzazione

Se attivato, il pool immagini viene scaricato nel controller con la visualizzazione.

Interno

Se questa opzione è selezionata, l'oggetto è visibile solo nella Struttura applicazioni del progetto corrente. Se la raccolta di immagini fa parte di una libreria referenziata, non viene visualizzata nel Gestore libreria.

Impostazioni libreria di simboli

Contrassegna libreria come libreria di simboli

Le librerie dei simboli installate nel repository sono elencate nella scheda Librerie simboli della finestra di dialogo Impostazioni progetto > Visualizzazione. Per poter utilizzare la libreria e/o le immagini della raccolta immagini del progetto, è necessario aggiungere la libreria nel progetto. Le immagini saranno così disponibili nel ToolBox per la visualizzazione. Per ulteriori informazioni, vedere la sezione Visualizzazione della Guida in linea di EcoStruxure Machine Expert.

Se vi è un progetto libreria aperto, fare clic su questo pulsante per contrassegnare la raccolta di immagini come libreria dei simboli da utilizzare in una visualizzazione.

Ciò ha i seguenti effetti:

  • Alla libreria dei simboli viene assegnato il codice VisuSymbolLibrary = TRUE come proprietà del file nelle informazioni del progetto.

  • La libreria System_VisuElems viene inserita automaticamente come libreria segnaposto in Gestore librerie sotto il nodo Globale della Struttura applicazioni.

Aggiungere questa libreria al Repository librerie eseguendo il comando File > Salva progetto e salva in repository libreria.

Lista di testi per la traduzione dei simboli

Selezionare la lista di testi contenente i testi tradotti per la raccolta di immagini.