La versione 1.1 di EcoStruxure Machine Expert non supporta i controllori M258, LMC058 e LMC078.

Elementi SFC - Strumenti

Panoramica

Per inserire elementi grafici utilizzabili per la programmazione nella finestra dell'editor SFC, eseguire i comandi del menu SFC.

Per informazioni sull'uso dell'editor, vedere la descrizione nel capitolo Uso dell'editor SFC.

Sono disponibili i seguenti elementi, descritti in questo capitolo:

opasso

otransizione

oazione

oderivazione (alternativa)

oderivazione (parallela)

osalto

omacro

Passo - Transizione

Per inserire un singolo passo o una singola transizione, eseguire il comando Passo o Transizione da Strumenti. È possibile inserire passi e transizioni anche in modo combinato, tramite il comando Inserire passo-transizione (G-SE-0025868.1.gif-high.gif) o Inserire passo-transizione dopo (G-SE-0027791.1.gif-high.gif) dalla barra degli strumenti.

Un passo è rappresentato da un modulo che contiene prima di tutto un nome generato automati­camente e viene collegato alla transizione precedente e successiva tramite una linea. La cornice del modulo del primo passo SFC, il passo iniziale, è contraddistinta da una linea doppia.

La transizione è rappresentata da un piccolo rettangolo. Dopo essere stata inserita, ha il nome predefinito Trans<n>, in cui n è il numero progressivo.

Esempio di passo e successiva transizione:

G-SE-0025865.1.gif-high.gif

 

 

Esempio di passo iniziale e successiva transizione:

G-SE-0025848.1.gif-high.gif

 

 

I nomi dei passi e delle transizioni sono modificabili nella riga stessa.

I nomi dei passi devono essere univoci nell'ambito di applicazione del POU principale. Tenere presente questo aspetto, soprattutto quando si utilizzano azioni programmate in SFC. Altrimenti, durante la procedura di compilazione verrà generato un errore.

È possibile trasformare ogni passo in un passo iniziale eseguendo il comando Passo iniziale o attivando la relativa proprietà del passo. Il passo iniziale viene eseguito per primo quando la POU IL viene chiamata.

Ogni passo è definito dalle relative proprietà.

Dopo l'inserimento di un passo, associare le azioni da eseguire quando il passo è attivo (elaborato). Per ulteriori informazioni sulle azioni, vedere più avanti.

Raccomandazioni sulle transizioni

Una transizione deve fornire la condizione in base alla quale il successivo passo diventerà attivo, non appena il valore della condizione diventa TRUE. La condizione di una transizione, quindi, deve avere valore TRUE o FALSE.

La condizione di una transizione può essere definita nei seguenti due modi:

Tipo di definizione

Tipo di condizione

Descrizione

diretta

interna alla linea

Sostituire il nome predefinito della transizione con uno dei seguenti elementi:

ovariabile booleana

oindirizzo booleano

ocostante booleana

oistruzione con risultato booleano (esempio: (i<100) AND b).

Qui non è possibile specificare programmi, blocchi funzione o assegnazioni.

utilizza un oggetto proprietà o transizione separato

multiuso

Sostituire il nome predefinito della transizione con il nome di una transizione (G-SE-0025867.1.gif-high.gif) o di un oggetto proprietà (G-SE-0025861.1.gif-high.gif) disponibile nel progetto. Ciò consente più utilizzi delle transizioni. Vedere ad esempio condition_xy nelle figure sottostanti.

Un oggetto come una transizione interna alla linea può contenere i seguenti elementi:

ovariabile booleana

oindirizzo

ocostante

oistruzione

opiù istruzioni con codice arbitrario

NOTA: Se una transizione produce più istruzioni, assegnare l'espressione desiderata a una variabile della transizione.

NOTA: Le transizioni costituite da un oggetto proprietà o transizione sono indicate da un piccolo triangolo nell'angolo in alto a destra del rettangolo.

Oggetto transizione (transizioni multiuso):

G-SE-0025841.2.gif-high.gif

 

 

Esempi di transizioni:

G-SE-0025866.1.gif-high.gif

 

1   Condizioni di transizione immesse direttamente

2   Transizione condition_xy programmata in ST

Le condizioni multiuso (transizioni o proprietà) sono indicate da un triangolo:

G-SE-0025857.1.gif-high.gif

 

 

A differenza delle versioni precedenti di EcoStruxure Machine Expert, una chiamata a una transizione viene gestita come una chiamata a un metodo. Verrà immessa con la sintassi seguente:

<nome transizione>:=<condizione transizione>;

Esempio: trans1:= (a=100);

o solo

<condizione transizione>;

Esempio: a=100;

Vedere anche un esempio (condition_xy) nella figura Esempi di transizioni.

Azione G-SE-0025842.1.gif-high.gif

Un'azione può contenere una serie di istruzioni scritte in uno dei linguaggi di programmazione validi. Viene assegnata a un passo e, in modalità online, viene elaborata secondo la sequenza di elaborazione definita.

Ogni azione da utilizzare nei passi SFC deve essere disponibile come POU valida nella POU SFC o nel progetto (G-SE-0025842.1.gif-high.gif).

G-SE-0025843.2.gif-high.gif

 

 

I nomi dei passi devono essere univoci nell'ambito di applicazione del POU principale. Un'azione non può contenere un passo con lo stesso nome del passo a cui è assegnata. Altrimenti, durante la procedura di compilazione verrà generato un errore.

Esempio di un'azione scritta in ST

G-SE-0025844.1.gif-high.gif

 

 

Nei paragrafi che seguono sono descritte le azioni di passi conformi allo standard IEC e che estendono lo standard IEC.

Azioni di passi conformi allo standard IEC (azione IEC)

Si tratta di un'azione conforme allo standard IEC61131-3, che viene elaborata in base al relativo qualificatore quando il passo viene attivato e quindi una seconda volta quando viene disattivato. Se a un passo sono assegnate più azioni, l'elenco delle azioni viene eseguito procedendo dall'alto verso il basso.

oA differenza delle azioni di passi normali, per le azioni di passi IEC è possibile utilizzare qualificatori diversi.

oUn'ulteriore differenza rispetto alle azioni di passi normali è che ogni azione di passi IEC è dotata di un flag di controllo. In tal modo, anche se l'azione viene richiamata anche da un altro passo, verrà eseguita sempre solo una volta. Ciò non si verifica con le azioni di passi normali.

oUn'azione di passi IEC viene rappresentata con un modulo diviso in due, collegato alla destra di un passo tramite una linea di connessione. A sinistra, è mostrato il qualificatore dell'azione, a destra il nome dell'azione. Entrambi possono essere modificati nella linea stessa.

oLe azioni di passi IEC vengono associate al passo tramite il comando Inserire un'associazione di azioni. A un passo è possibile associare una o più azioni. La posizione della nuova azione dipende dalla posizione corrente del cursore e dal comando. Le azioni devono essere disponibili nel progetto e devono essere inserite con un nome di azione univoco (ad esempio, plc_prg.a1).

Elenco delle azioni di passi conformi IEC associate a un passo:

G-SE-0025863.1.gif-high.gif

 

 

Per ognuno dei moduli di azione, la prima colonna mostra il qualificatore e la seconda il nome dell'azione.

Azioni di passi che estendono lo standard IEC

Si tratta di azioni che estendono lo standard IEC. Devono essere disponibili come oggetti sotto l'oggetto SFC. Selezionare nomi di azione univoci. La definizione avviene nelle proprietà del passo.

La tabella elenca le azioni di passi che estendono lo standard IEC:

Tipo di azione

Elaborazione

Associazione

Rappresentazione

azione all'attivazione nel passo (passo attivato)

Questo tipo di azione del passo è elaborato non appena il passo viene attivato e prima dell'azione con passo attivo.

L'azione è associata a un passo tramite l'immissione nel campo Passo attivato delle proprietà del passo.

Viene rappresentata da una E nell'angolo inferiore sinistro del modulo del relativo passo.

azione passo attivo (azione passo)

Questo tipo di azione del passo viene elaborato quando il passo è stato attivato e dopo l'elaborazione di un'eventuale azione di attivazione del passo. A differenza delle azioni di passi conformi allo standard IEC, tuttavia, (vedere sopra), questa azione non viene eseguita nuovamente alla disattivazione e non è possibile assegnare dei qualificatori.

L'azione è associata a un passo tramite l'immissione nel campo Passo attivo delle proprietà del passo.

Viene rappresentata da un piccolo triangolo nell'angolo in alto a destra del modulo del relativo passo.

azione all'uscita dal passo (passo disattivato)

L'azione all'uscita viene eseguita una volta quando il passo viene disattivato. Questa esecuzione, tuttavia, non avviene nello stesso ciclo ma all'inizio di quello successivo.

L'azione è associata a un passo tramite l'immissione nel campo Passo disattivo delle proprietà del passo.

Viene rappresentata da una X nell'angolo in basso a destra del modulo del relativo passo.

Azioni di passi che estendono lo standard IEC

G-SE-0025862.2.gif-high.gif

 

 

Esempio: differenze tra azioni di passi conformi allo standard IEC e azioni di passi che estendono lo standard IEC

La differenza principale tra le azioni di passi e le azioni di passi conformi IEC con qualificatore N è che le azioni IEC sono eseguite almeno due volte: la prima quando il passo è attivo e la seconda quando viene disattivato. Vedere il seguente esempio.

G-SE-0025864.1.gif-high.gif

 

 

L'azione Action_AS1 è associata al passo AS1 come azione del passo (a sinistra) o come azione IEC con qualificatore N (a destra). Poiché in entrambi i casi si utilizzano due transizioni, in entrambi sono necessari due cicli del controller prima che il passo iniziale venga nuovamente raggiunto, nell'ipotesi che la variabile iCounter venga incrementata in Action_AS1. Dopo la riattivazione del passo Init, iCounter nell'esempio a sinistra avrà valore 1. Nell'esempio a destra, invece, avrà valore 2, perché l'azione IEC, a causa della disattivazione di AS1, è stata eseguita due volte.

Per ulteriori informazioni sui qualificatori, fare riferimento all'elenco dei qualificatori disponibili.

Rispetto alle azioni IEC, le azioni di passo possono essere integrate in modo che possano essere chiamate solo dal passo corrispondente. Se si copia questo passo, i nuovi oggetti azione vengono creati automaticamente e il codice di implementazione viene duplicato. Selezionare la modalità di duplicazione per le azioni passo come Copia riferimento o Copia implementazione nella finestra di dialogo visualizzata quando si inserisce la prima azione nel passo. È possibile selezionare la modalità di duplicazione in seguito attivando l' opzioneDuplica o copia nella finestra di dialogo Proprietà elemento. È inoltre possibile configurare il Metodo di inserimento predefinito come opzione generica nella finestra di dialogo Strumenti > Opzioni > Editor SFC.

Derivazioni

Un grafico SFC può divergere, nel senso che la linea di elaborazione può diramarsi in due o più linee o derivazioni. Le derivazioni parallele vengono elaborate in parallelo, cioè contemporane­amente. Nel caso di derivazioni alternative, ne viene elaborata solo una, a seconda della condizione di transizione precedente. Ogni derivazione di un grafico è preceduta da una linea orizzontale doppia (parallela) o semplice (alternativa) ed è terminata dalla stessa linea o da un salto.

Derivazione parallelaG-SE-0025859.1.gif-high.gifG-SE-0025860.1.gif-high.gif

G-SE-0025858.1.gif-high.gif

 

 

Una derivazione parallela deve iniziare e terminare con un passo. Le derivazioni parallele possono contenere derivazioni alternative o altre derivazioni parallele.

Le linee orizzontali prima e dopo l'area derivata sono doppie.

Elaborazione in modalità online: se la transizione precedente (t2 nell'esempio a sinistra) è TRUE, i primi passi di tutte le derivazioni parallele vengono attivati (Step11 e Step21). Le singole derivazioni vengono elaborate tutte in parallelo prima che la transizione successiva (t3) venga riconosciuta.

Per inserire una derivazione parallela, selezionare un passo ed eseguire il comando Inserire una diramazione a destra.

Per trasformare una derivazione parallela in una alternativa e viceversa eseguire i comandi Parallelo o Alternativa.

Viene aggiunta automaticamente una label di diramazione sulla linea orizzontale che precede la diramazione, con il nome Branch<n>, dove n è un numero progressivo che parte da 0. È possibile specificare questa label quando si definisce la destinazione di un salto.

Derivazione alternativa G-SE-0025846.1.gif-high.gifG-SE-0025847.1.gif-high.gif

G-SE-0025845.1.gif-high.gif

 

 

Le linee orizzontali prima e dopo l'area derivata sono singole.

Una derivazione alternativa deve iniziare e terminare con una transizione. Le derivazioni alternative possono contenere derivazioni parallele e altre derivazioni alternative.

Se il passo che precede la linea iniziale della derivazione alternativa è attivo, la prima transizione di ogni derivazione alternativa verrà valutata da sinistra a destra. La prima transizione da sinistra la cui condizione ha valore TRUE verrà aperta e i passi successivi saranno attivati.

Per inserire derivazioni alternative, selezionare una transizione ed eseguire il comando Inserire una diramazione a destra.

Per trasformare una derivazione parallela in una alternativa e viceversa eseguire i comandi Parallelo o Alternativa.

Salto G-SE-0025850.1.gif-high.gifG-SE-0025851.1.gif-high.gif

G-SE-0025849.1.gif-high.gif

 

 

Un salto è rappresentato da una linea connessione verticale con una freccia orizzontale e il nome della destinazione del salto. Il salto definisce il passo successivo che verrà elaborato non appena la transizione precedente avrà valore TRUE. I salti permettono di evitare che le linee di elaborazione si incrocino o siano dirette verso l'alto.

Oltre al salto predefinito al termine del grafico, un salto può essere utilizzato solo al termine di una derivazione. Per inserire un salto, selezionare l'ultima transizione della derivazione ed eseguire il comando Inserire un salto.

La destinazione del salto è specificata dalla stringa di testo associata, che è modificabile e può essere il nome di un salto o la label di una derivazione parallela.

Macro G-SE-0025854.1.gif-high.gifG-SE-0025855.1.gif-high.gif

Vista dell'editor SFC principale

G-SE-0025852.1.gif-high.gif

 

 

Vista dell'editor macro per Macro1 

G-SE-0025853.1.gif-high.gif

 

 

Una macro è rappresentata da un modulo con cornice in grassetto contenente il nome della macro. Include una parte del grafico SFC, che pertanto non è visibile direttamente nella vista dell'editor principale. Il flusso del processo non è influenzato dall'uso di macro, che sono solo un modo per non rendere visibili alcune parti del programma, ad esempio, per semplificare la visualizzazione. Per inserire il modulo di una macro, eseguire il comando Inserire un macro dopo. Il nome della macro può essere modificato.

Per aprire l'editor delle macro, fare doppio clic sul modulo della macro o eseguire il comando Visualizza macro. È possibile modificarlo qui, come nella vista dell'editor principale, e immettere la sezione desiderata del grafico SFC. Per uscire, eseguire il comando Esci macro.

La riga del titolo dell'editor delle macro mostra il percorso della macro nel'esempio SFC corrente:

G-SE-0025856.1.gif-high.gif